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Civitella Alfedena e Monte Greco (2285 m)

Categoria
Escursionismo
Date
Sabato 27 Aprile - Domenica 28 Aprile
File Allegato

CAI Avellino - Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise - A

Direttori:

  • Alfonso De Cesare - 338.6853647
  • Tina Famiglietti - 339.6849353

Quota di partecipazione: €100
(Trasferimento in pulman, trattamento mezza pensione in albergo “Ai Quattro Camosci” di Civitella Alfedena AQ, quota di soggiorno)

Prenotazione obbligatoria entro il 27 gennaio 2024 (anticipo € 50,00)
C’/C’ Club Alpino Italiano
IT19G 05387 15100 000000027204 (causale:escursione PNALM)
informando uno dei due referenti dell’avvenuto versamento

Sabato 27 aprile 2024

 07:30 partenza da Avellino – Via Oscar D’Agostino
 09:30 arrivo a Civitella Alfedena

Escursione: Camosciara, Cascata della Ninfa e Belvedere della Liscia (AR)

– Difficoltà: E

– Dislivello: 700 m.

– Durata: 6  ore (soste escluse)

– Distanza: 14 Km

Domenica 28 aprile

Escursione: Da Passo Godi a Scontrone per Monte Greco (2277 m) 

– Difficoltà: EE

– Dislivello: 1250 m. (in salita) - 1750 m. (in discesa)

– Durata:  8 ore (soste escluse)

– Distanza: 18 Km

  Informazioni generali

 Il territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è costituito principalmente da un insieme di catene montuose tra i 900 m e i 2.200 m s.l.m. che caratterizzano un paesaggio vario con alternanza di vette tondeggianti e pendii dirupati, altipiani e pianori carsici. La zona centrale del Parco è percorsa dal fiume Sangro; nella zona esterna defluiscono le acque dei fiumi Volturno e Giovenco. In ragione del fenomeno carsico, le acque scorrono spesso in letti sotterranei formando risorgive a valle, anche oltre i confini del Parco. All'interno insistono due bacini lacustri: il lago artificiale di Barrea alimentato dal fiume Sangro e il lago Vivo situato in una depressione tettonica a circa 1.600 m s.l.m.. Il territorio del Parco è stato modellato da fenomeni di glacialismo e carsismo, testimoniati dalla presenza di circhi glaciali nella parte alta delle vallate, depositi morenici, rocce montonate lungo le valli, cavità, fenditure e doline. Le rocce sono per lo più di natura calcarea, ma nella zona della Camosciara è presente la dolomia, roccia impermeabile che fa sì che l'acqua scorra in superficie formando pozze e cascate. Notevoli e suggestive sono le sorgenti del Volturno, nei pressi di Rocchetta al Volturno o quelle di Posta Fibreno nell'alta Ciociaria, che nel contesto formano habitat acquatici di raro valore naturalistico. Nei rilievi più importanti, quali il Monte Marsicano, la Montagna Grande, la catena del Petroso, della Meta, il Monte Greco.
Lungo i versanti e le valli del Parco si possono ammirare le impronte delle glaciazioni che hanno lasciato circhi glaciali, morene e massi erratici; sia sui Monti della Meta che sul Marsicano e sul Greco. I fenomeni erosivi prodotti dagli agenti esogeni hanno forgiato le gole di Barrea, una lunga forra attraversata dal fiume Sangro che, dopo aver formato il lago artificiale di Barrea, giunge alla piana alluvionale tra Alfedena e Castel di Sangro. Si evidenzia, nel centro del Parco, l'anfiteatro naturale della Camosciara analogo per aspetto e struttura alle montagne dolomitiche, che forma la quinta scenografica che racchiude la Riserva Integrale. La catena della Camosciara, con le limitrofe Val di Rose e Valle Iannanghera rappresentano i luoghi di elezione della natura protetta. Lungo i versanti estremi del Parco dipartono ripide incisioni vallive, quali la Valle del Sagittario e la Val Canneto. Il versante nord-ovest del Parco si affaccia nel grande bacino lacustre del Fucino, prosciugato dai Torlonia nel XIX sec. e trasformato in pianura agricola. Il tutto attraversato dalla vasta rete di sentieri che percorre l'intero territorio del Parco. La fauna del Parco offre esempi di eccezionale valore, con specie che già di per sé potrebbero giustificare l'esistenza dell'area protetta. Il Parco ospita una notevole varietà di animali che un tempo occupavano un areale assai più esteso nell'Appennino: 67 specie di mammiferi, 230 di uccelli, 14 di rettili, 12 di anfibi, 15 di pesci, e 4.764 specie di insetti, comprendenti importanti endemismi. Non è facile avvistare gli animali, soprattutto i grandi mammiferi, poiché sono per lo più elusivi; tuttavia in particolari circostanze o stagioni dell'anno è possibile osservare anche gli animali più spettacolari e rappresentativi del Parco, come l'orso bruno marsicano, il lupo, l'aquila reale, il capriolo, il camoscio appenninico, il cervo.

Il paese di Civitella Alfedena è situato ai piedi del monte Sterpi d'Alto, in un declivio prospiciente il Lago di Barrea. Nel suo territorio, ricoperto da rigogliosi boschi, è situata la Riserva Naturale Integrale d’Italia “Camosciara - Feudo Intramonti”, rifugio di una grande varietà di flora e fauna un tempo presenti su buona parte delle montagne e vallate italiane. Civitella Alfedena esisteva già in epoca romana e, con ogni probabilità, si trattava di una cittadella avanzata dell’antica Alfedena, capoluogo dei Safini, popolazione appartenente alla stirpe Sannitica che abitavano queste zone. L’attuale struttura del paese trae la sua origine dal medioevo; il centro abitato conserva i caratteri tipici del borgo appenninico di quell’epoca: abitazioni asserragliate a formare una “muraglia di difesa” non solo contro gli attacchi nemici, ma anche contro il freddo, l’isolamento e le difficoltà della vita quotidiana. La prima opera di fortificazione sorta nel nuovo insediamento di Civitella, dopo la distruzione della roccaforte safina, è l’antica torre del XV sec. intorno alla quale si sviluppò gradualmente il paese.
Il borgo è l’esempio di una sinergia vincente tra comunità locale e PNALM: le azioni legate alla valorizzazione e fruizione del territorio hanno messo in correlazione anche gli aspetti che legano tradizione, storia e cultura locale.

Note

Le escursioni sociali del CAI, coerentemente alla loro natura, pongono i loro partecipanti di fronte a rischi e a pericoli inerenti la pratica dell'Alpinismo, dell'Escursionismo o di altre attività in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni sociali, accettano tali rischi e sollevano da qualsiasi responsabilità i Presidenti e le Sezioni del CAI, i Direttori di escursione e i collaboratori, per incidenti e infortuni che dovessero verificarsi durante l'escursione.
Tutti i partecipanti all'escursione devono essere coperti da Assicurazione, I soci CAI risultano assicurati dal momento dell'iscrizione al Club, per i non soci ai quali è consentito, previo assenso dei Direttori di escursioni, partecipare per un massimo di tre escursioni di Tipo T- Turistico o/e E –Escursionistico, devono obbligatoriamente accendere la Polizza di Assicurazione presso la sede sociale entro le 20,00 del venerdì precedente la data dell'escursione.

Per tutto quanto non diversamente stabilito dalla presente scheda i partecipanti dichiarano di aver letto ed accettare le disposizioni riportate al Link:
http://www.caiavellino.it/index.php/escursionismo

 

 
 

Altre date

Date: Domenica 28 Aprile - Sabato 27 Aprile